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• Tappeti, le principali caratteristiche di quelli orientali

  Tra i tappeti, quelli più pregiati sono sicuramente gli orientali. Vediamo quali sono le caratteristiche fondamentali per poterli riconoscere e comprare in tranquillità. Ci sono alcune proprietà che solo i tappeti orientali hanno, e che è bene conoscere per poter apprezzarli e capire la loro autenticità. Intanto le tinte, che sono l’elemento che ci balza per primo agli occhi. Le sfumature dei tappeti orientali sono sempre calde e pieni di giochi di luce.
  Le tinture dei tappeti orientali hanno origine dal mondo vegetale. In genere non usano fissanti, e quindi, sono a forte pericolo di dispersione. Se comprate un tappeto orientale, la prima regola sarà lavarlo in lavanderia. Non vi affidate ad una vasca o alla lavatrice, combinerete dei disastri!
  Il tappeto orientale è in lana di pecora o cammello. I più pregiati possono essere in lana d’agnello. Spesso il colore del tappeto è quello dell’animale da cui ha origine. Vi sono anche molti tappeti in seta, spesso impreziositi di fili d'oro e d'argento.
  Dalla trama del disegno, se siete esperti, potrete risalire alla zona di produzione che può andare dalla Persia alla Cina. Per conservarli la meglio, dovete usare un battitappeto elettrico e non l’aspirapolvere: se proprio volete affidarvi al fai-da-te, usate uno straccio o una spugna bagnata in acqua tiepida con poco detersivo e l'aggiunta di qualche cucchiaio di aceto.

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• Tappeti, ecco le regole della manutenzione

  Volete far vivere a lungo il vostro tappeto? Ecco alcune regole da seguire se volete che sia sempre in forma smagliante. Sono semplici, veloci ed efficaci ed il risultato varrà i complimenti dei vostri ospiti… Pulire e mantenere bene un tappeto è facile. Basta seguire alcune semplici regole e la sua vita sarà lunga e…smagliante! Partiamo dalla fibre: potrebbe accadere, soprattutto nei primi quindici giorni, che il tappeto perda le fibre. Questo è normale e segna l’assestamento del tessuto.
  Le fibre, tuttavia, dovranno essere rimosse con un semplice spazzolone. Dopo un po’ di tempo, invece, noterete che fuoriescono dei fili: prendete un paio di forbici e tagliatele senza tirarli.
  I due posti dove un tappeto non dovrebbe mai stare sono: zone di passaggio e sole, per motivi intuibili. Nelle zone di passaggio c’è rischio usura mentre con il sole sono in pericolo i colori.
  Se si macchia, bisogna pulire immediatamente, passando una spugna imbevuta in acqua tiepida con ½ cucchiaio di detersivo o aceto di vino. Dopo qualche minuto sciacquate con una spugna bagnata in acqua calda pulita.
  L’importante è non lasciare che la macchia entri nelle fibre: sarebbe un danno irreparabile e non toglierete più la macchia. Per la pulizia quotidiana usate un battitappeto elettrico.

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• Tappeti, un tocco di design…

  Il tappeto fa la differenza, anzi, in certi casi è un elemento d’arredo che è fondamentale per la luce ed il colore che sa distribuire nell’ambiente. Se volete qualcosa che sia veramente originale, ecco qualche consiglio. Se siete appassionati d’arte lo potete capire: andare in una galleria e farvi venire l’acquolina in bocca per questo o quel dipinto, è, come nel caso dei tappeti di design, entrare in una boutique specializzata e vederne uno bellissimo.
  Già, bellissimo. Il tappeto di design, infatti, perde tutta quella praticità ed utilità che in genere attribuiamo a questo oggetto. La funzionalità cede il passo alla forma, al colore ed al materiale pregiato.
  Fatto per essere ammirato, il tappeto di design deve trovare un posto nella vostra abitazione dove “troneggiare” per gli occhi degli ospiti. Non chiedetegli null’altro. Sarà il vostro “pezzo da novanta”.
  Possono essere in lana, in seta, tutti con la caratteristica di essere davvero particolari. I marchi più noti della moda spesso dedicano un esperto proprio a questo settore ma le firme più importanti sono quelle specializzate: Barber & Osgerby, Verner Panton, Fornasetti, Sonia Giottoli. Cercate sul web queste firme: non avrete che l’imbarazzo della scelta.

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• Tappeti, c’è chi ama l’antico

  Restaurati, rimessi in forma, oppure conservati così come il tempo li ha segnati. I tappeti antichi sono preziosissimi e rari; averne uno in casa fa davvero la differenza. Ecco le principali caratteristiche. Avere un tappeto antico è come possedere un prezioso gioiello. Tenerlo con cura ed ammirarlo è importante; sceglierlo bene quando lo si compra, è fondamentale. Perché sul mercato ci sono molti falsi. Vediamo le principali caratteristiche.
  Intanto i tappeti antichi, sono, per definizione, quelli antecedenti alla Prima guerra Mondiale, cioè quelli prima del 1915/18. Le loro principali caratteristiche riguardano soprattutto le lane filate a mano tinte con colori vegetali, animali o minerali e non con coloranti chimici. Quindi nessun tipo di fissante chimico.
  Tuttavia, proprio in quegli anni, andavano le prime tinte all'anilina, un primo tentativo di impreziosire il tessuto. Anche questa categoria rientra nei tappeti antichi. Per i prezzi siamo nell’ordine delle diverse migliaia di euro con costi variabili a seconda dell’anno e della qualità.

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