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• Lavastoviglie, l’importanza del sale

  Il sale è il vero “pane” della lavastoviglie: non lasciate a lungo il vostro elettrodomestico senza perché ciò potrebbe causarvi dei danni! Sul mercato ce ne sono specifici adatti ad ogni lavastoviglie e ad ogni tipologia d’acqua corrente abbiate in casa. Non tutti sanno perché il sale nella lavastoviglie è importante. La risposta è semplice: l’acqua per il lavaggio, prima di passare alla vasca, viene decalcificata ed addolcita attraverso le resine dei decalcificatori che trattengono il calcio ed il magnesio evitando il calcare.
  Anche le resine, però possono essere soggette a calcare: quindi prima dell’ultimo risciacquo, l’acqua transita per il contenitore del sale e rigenera le resine del decalcificatore. Dunque se le resine sopravvivono a lungo è proprio grazie al sale; conseguentemente anche la lavastoviglie.
  Tanti usano il sale da cucina o addirittura il sale grosso. Nulla di più sbagliato: dovete usare solo il sale specifico per l’elettrodomestico, in vendita in tutti i supermercati. L’effetto collaterale è, infatti, corrodere e rovinare le resine decalcificanti, rischiando, anche in breve tempo, di danneggiarle permanentemente.
  Una volta danneggiata questa importantissima componente della lavastoviglie, infatti, il rischio calcare anche sui vostri piatti aumenterà esponenzialmente.

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• Lavastoviglie, le principali tipologie

  La lavastoviglie è uno degli elettrodomestici entrato più efficacemente nel costume delle famiglie italiane. Consente risparmio di acqua, lavaggio ad alte temperatura, meno tempo e meno fatica. Per molte donne è irrinunciabile… Irrinunciabile e prezioso: l’aiuto della lavastoviglie è veramente qualcosa che, una volta provato, non si sa farene a meno. Con la flessibilità che propone il mercato, questo elettrodomestico può essere trovato in varie tipologie: piccole, grandi, fashion, semplici, in diversi materiali.
  La famiglia delle lavastoviglie si suddivide, tuttavia, in un due grandi macro-categorie: lavastoviglie con comando a scomparsa e lavastoviglie con comando a vista. Le prime sono anche quelle più classiche, i comandi si trovano nella parte superiore della porta d’apertura ed in genere comprendono prelavaggi, lavaggio eco, lavaggio severo e mezzo carico. Le seconde, invece, hanno i principali comandi nella parte anteriore della porta, visibili dall’esterno, come molte lavatrici.
  Inoltre le lavastoviglie possono essere ad incasso totale o parziale o a libera installazione. In genere, è meglio, al momento dell’acquisto di una cucina, prevedere quale sarà il posto che essa occuperà nell’economia dello spazio del mobile, infatti decidere successivamente di inserirla è più difficile.
  E’ difficile, tuttavia, che vi trovaiate di fronte a questo problema: il più delle cucine, oggi, viene venduto anche con questo elettrodomestico.

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• Lavastoviglie, cosa metterci dentro e come funziona

  Sbaglia chi pensa che la lavastoviglie sia una sorta di miracoloso convoglio di piatti e pentole sporchissime e che non occorra “trattarla bene” perché comunque sarà sempre lì a fare il suo dovere. Ci sono delle regole molto semplici da seguire per non intasare il filtro e per farla vivere più a lungo. La lavastoviglie è un elettrodomestico che richiede cura ed attenzione. Necessità un ricarico del sale, una pulizia periodica anche dei filtri ed una particolare attenzione al carico che si introduce.
  Un errore che si può fare spesso è quello di non risciacquare piatti e pentole prima di infilarli nell’elettrodomestico; i pezzi di cibo possono intasare il filtro. Un altro errore è quello di non comprare prodotti specifici per il lavaggio. Periodicamente, infatti, è necessario far andare un ciclo senza stoviglie ma solo con un detersivo specifico per la pulizia dell’elettrodomestico.
  Se usate un deodorante per lavastoviglie- quelli, per intenderci che lasciano un buon profumo alle stoviglie pulite- ricordatevi di rimuoverlo e cambiarlo periodicamente. Inoltre ricordatevi che se avete un’acqua particolarmente dura, è importante applicare u trattamento specifico per la decalcificazione, oltre che con il normale sale. L’acqua dura, infatti, è il principale nemico di tutti gli elettrodomestici ma in particolare della lavastoviglie.

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• Lavastoviglie, sono amiche dell’ambiente?

  Qualcuno dice che quest’elettrodomestico consenta di consumare meno acqua, qualcun altro che le pastiglie per il lavaggio inquinino, qualcun altro ancora che è meglio usare mani e detersivo per piatti. Dove sta la verità? Esistono lavastoviglie amiche dell’ambiente e del risparmio. La buona vecchia nonna storce il naso, noi ne tessiamo gli elogi. La lavastoviglie ci sembra sicuramente comoda ma non siamo proprio sicuri che faccia risparmiare acqua ed energia. Intanto se la volete perché vi è comoda, compratela: non c’è più il tempo di quarant’anni fa per occuparsi di una montagna di piatti dopo aver mangiato.
  Per essere sicuri, in ogni caso, che state scegliendo bene, fate alcune cose semplici: consultate il livello di consumo energetico, che si esprime in kWh. Tenete conto che una lavastoviglie di ultima generazione- e quindi studiata anche per il risparmio energetico- dovrebbe consumare tra 1,4 e 1,8 kWh contro i 2,5 kWh dei modelli vecchi.
  Mettete sempre il sale specifico nel vostro elettrodomestico: il mal funzionamento delle resine decalcificanti, infatti, causerebbe consumi più alti e risultati meno efficienti. Inoltre i nuovi modelli di lavastoviglie, consentono di usare un detersivo più “leggero”: si passa dai 40 g ai 20 g odierni.
  Inoltre i nuovi modelli hanno dei cicli di lavaggio più brevi per piatti non troppo sporchi: potete così limitare l’utilizzo e non sprecare acqua, corrente e detersivo. Adottate spesso i programmi “economy” che vi assicurano meno dispendio di energia.

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