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• Azalee splendenti come non le avete mai viste

  Le Azalee sono piante particolari che necessitano di alcuni accorgimenti per quanto riguarda la concimazione e l'annaffiatura, soprattutto se coltivate in interno dove la terra a loro disposizione è scarsa. Anche per quanto riguarda la potatura esistono tecniche che permettono di avere fioriture più generose
  A differenza di ciò che erroneamente si crede, Azalea e Rododendro appartengono alla stessa famiglia, quella del Rododendro appunto. Painte di taglia media tra i 40 e i 90 cm di altezza. Fusti sottili, semilegnosi e densamente ramificati.
  Per piantare Azalee nel vostro giardino dovete avere alcune attenzioni speciali riguardo al terreno. Questa specie di pante sono particolarmente acidofile, con un ph ottimale intorno al 5. Più elevato di ciò si rischia d'inibire l'assorbimento delle sotanze nutritive con manifesto ingiallimento delle foglie.
  Detto ciò, le Azalee possono essere coltivate anche in vaso, ricordando di annaffiare in maggior misura che se poste in terra.
  Nelle zone a clima tendenzialmente mite, le Azalee possono essere lasciate in un punto soleggiato; ma se le estati sono calde è invece opportuno posizionarle in un luogo ombreggiato.
  Annaffiare sempre con regolarità, evitando però di inzuppare il terreno, soprattutto nei mesi invernali. Anche una concimazione regolare, per mantenere nei livelli ottimali l'acidità della terra, aiuta la crescita rigogliosa della pianta.
  Se volete poi avere delle Azalee da invidia, in una gara alle più belle con il vostro vicino, ecco alcuni efficaci accorgimenti. A fine fioritura togliete i fiori dalla pianta, premurandovi di asportare anche il peduncolo. Ciò eviterà che la pianta spenda energie per la generazione dei semi. Usate poi chelati di ferro nella concimazione, che favorirà il rinverdimento delle foglie. Da ultimo, annaffiate nelle prime ore del mattino o di notte.
  Di giorno invece, godetevi la rabbiasul volto del vicino!

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• L'arte della coltivazione della cipolla

  Meglio di una preghiera coltivare l'orto ci avvicina alla Terra e al nostro spirito. Soprattutto fa bene al corpo e mangiare i prodotti nati dal sudore della propria fronte risulta quanto mai gustoso e soddisfacente. Oggi forniamo alcuni consigli tecnici sulla coltivazione della cipolla
  Distende i muscoli meglio dello stretching, fa sudare più della sauna e rilassa lo spirito meglio dello yoga. Di cosa stiamo parlando? Della coltivazione dell'orto!
  Un argomento vasto, ricco di implicazioni psicologiche e ambientali. Ma lasciando l'approccio filosofico, passiamo all'aspetto tecnico con l'argomento del giorno. Trattiamo la coltivazione di un elemento base della nostra tavola, la regina sepolta dell'orto: la cipolla.
  Si tratta di un pianta erbacea, presumibilmente originaria dell'Asia, che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza ed è forse la più coltivata nel nostro paese. Le varietà di questa specie si differenziano per forma e colore. Ma ai fini del nostro orto è meglio suddividerle per periodo di semina e raccolta.
  Esistono infatti cipolle primaverili-estive che vengono seminate in estate, trapiantate in autunno e raccolte la primavera successiva. Di solito di colore bianco; vanno consumate fresche.
  Le cipolle autunno-invernali si piantano invece dai primi di febbario. Se la semina è sotto tunnel si può addirittura anticipare a dicembre. A seconda del mese di semina si raccoglieranno in estate o in autunno.
  Il terreno deve essere ben vangato per far sí che il bulbo non trovi resistenza nella fase di crescita. S'impiegano fertilizzanti organici per l'apporto di potassio e fosforo. Ricordiamo che le temperature si devono mantenere temperate, in ogni modo al di sopra dello 0.
  In base al tipo di cipolla seminato, una volta raccolte si procede a un diverso tipo di stoccaggio. Le cipolle estive si dovranno mettere in un posto ben areato affinché si secchino senza produrre marciumi o malattie.
  Anche le cipolle invernali vanno stoccate in luoghi ben ventilati ma rigorosamente al buio.

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• Proteggere gli ortaggi dal freddo invernale

  Con alcuni accorgimenti tecnici il vostro orto continuerà a produrre ortaggi in salute anche durante la stagione invernale. Senza troppe spese e con un po' di buona volontà si possono improvvisare delle serre che permettono di mantenere la temperatura a livelli accettabile per la coltivazione degli ortaggi
  Da quando la First Lady americana a preso a zappare il giardinetto del retro, coltivare un orto sta diventando di moda. Mai abbiamo apprezzato tanto alcuna moda come questa.
  Con la stagione invernale alle porte, ci proponiamo di dare alcuni utili consigli a chi ha seguito l'esempio della signora Obama o a chi già da tempo l'aveva anticipata!
  Sarebbe ora opportuno pensare a una soluzione per proteggere i vostri ortaggi dal freddo. Negli ultimi anni si è diffuso un materiale in fibra sintetica leggero ed economico che si può stendere diretttamente sulle colture.
  Essendo traspirante non crea condensa e lascia gocciare l'acqua piovana. Allo stesso tempo garantisce un aumento di temperatura di un paio di gradi rispetto a quella esterna. Quindi ideale per proteggere gli ortaggi dalle prime brinature.
  Certo che, se volete fare le cose ad arte, questa soluzione è abbastanza mediocre e poco impegnativa, da cui potrete trarre a malapena soddisfazione. Meglio impegnarsi a fondo nell'erezione di un serra a tunnel.
  Serre di questo tipo sono facilmente costruibili con archi metallici piegabili e fogli di plastica trasparente. Altrettanto economica che la soluzione a contatto ma che vi impegnerà per più tempo e da cui trarrete una soddifazione maggiore, voi e i vostri ortaggi.
  Ricordate sempre di arieggare la serra nelle ore calde della giornata per prevenire umidità e marciumi.

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• Il tuo giardino in inverno

  Forse non tutti abbiamo il cosiddetto pollice verde, ma per riuscire ad avere un piccolo giardino d'inverno nel nostro appartamento basta seguire alcuni piccoli suggerimenti per ottenere ottimi risultati. L'habitat naturale della maggior parte delle piante da interno è la foresta tropicale, quindi un ambiente dalla luce diffusa ed elevata percentuale di umidità. Per questo è necessario individuare zone mediamente illuminate o addirittura in penombra.
  In linea generale la temperatura ottimale per le piante da interno è quella compresa tra i 18 e i 24° C e se superiore, la pianta deve essere supportata da una maggiore umidità atmosferica e maggiori quantità di acqua.
  Attenzione a collocare la pianta dietro ai vetri di una finestra senza schermare i vetri con tende: la temperatura che si sviluppa è molto elevata tanto da provocare danni da ustione alle foglie. Le uniche piante adatte a quella posizione sono le cactacee e la maggior parte delle succulente.
  Per fornire alle piante quell’apporto di umidità necessario potete nebulizzare spesso acqua sulle foglie, oppure riempire d'acqua l'intercapedine che si forma tra vasi di terracotta da inseriti in sottovasi, o ancora, mettere nei sottovasi uno strato di ghiaia o di ciottoli bagnati e collocare il vaso senza ostruire il foro di scolo.
  Infine, il terreno è la fonte dalla quale le piante traggono acqua ed elementi nutritivi necessari per la loro crescita: sostanze minerali, organiche, organismi viventi, aria e acqua contenuti nel terreno, ne determinano le varietà e lo rendono più adatto a una o all’altra specie. Quindi ponete particolare attenzione alla scelta del terriccio che trovate in commercio.
  Non c'è nulla di più bello e accogliente di un bel salotto pieno di piante rigogliose!

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