Per quanto riguarda i prezzi degli affitti, anche nel caso di Napoli si registrano differenze anche abbastanza sostanziali tra zona e zona, tra quartiere e quartiere. Ad esempio, vengono richiesti 1.400€ al mese per un monolocale al Vomero e 800 per un appartamento con 3 stanze in Via Tasso.
Posillipo è un sobborgo residenziale collinare. Il suo nome deriva dal greco Pausilypon che letteralmente significa "pausa dal dolore", denominazione legata al panorama che si godeva anche 2500 anni fa da questa zona della città partenopea. La collina di Posillipo è attraversata da tre strade principali quasi parallele: via Posillipo che corre parallela alla costa da Mergellina fino a capo Posillipo, via Francesco Petrarca in posizione più elevata con caratteristiche vedute sul golfo di Napoli e sul Vesuvio e via Alessandro Manzoni. Nel quartiere si trovano: il Parco della Tomba di Virgilio; la Grotta di Posillipo; la tomba il Parco Virgiliano; costruzioni romane che erano collegate attraverso una galleria (detta "Grotta di Seiano") al porto romano un tempo situato nell'attuale Bagnoli. Per quanto riguarda il Vomero, la speculazione edilizia degli anni sessanta ha soffocato le sobrie ed eleganti architetture vomeresi con enormi fabbricati in cemento armato, facendo perdere al quartiere gran parte del suo fascino. Attualmente il Vomero è una congestionata zona residenziale con un'alta densità abitativa, che tuttavia conserva fortunatamente ancora molti esempi dell'architettura originaria, patrimonio per tutta l'architettura italiana. Confronta gli affitti di Napoli con quelli di altre città italiane, quali Roma e Milano
Tutti i contratti di affitto sono validi soltanto se sono in forma scritta. Se il proprietario dell'alloggio impone un contratto verbale per nascondere il profitto del canone e non pagare il fisco, la legge consente di ricorrere al Giudice il quale stabilirà la durata del contratto e il canone (generalmente di tipo concordato) ed inoltre la restituzione di quote di canone pagato in eccesso rispetto a quanto da lui stabilito.
Esistono due forme principali di contratti abitativi, libero e concordato. Il contratto libero è una libera pattuizione tra le parti su tutti i punti dell'accordo di locazione compreso il canone; fa eccezione la durata, che la Legge prevede per un periodo non inferiore ai 4 anni, con obbligo di rinnovo di almeno 4 anni a meno che non ricorrano condizioni di necessità del proprietario previste dalla stessa legge. Il contratto concordato normale ha una durata di tre anni, con obbligo di prolungamento di altri due anni, nel caso che il locatore comunichi la volontà di non accettare la prosecuzione dello stesso senza dare indicazione di condizioni di necessità. Il canone è di tipo "concordato", quindi è definito dall'Accordo territoriale. Per quanto riguarda i prezzi, come capita spesso, anche nel caso di Napoli, si registrano differenze anche abbastanza sostanziali tra zona e zona. Ad esempio, vengono richiesti 1. Posillipo, 400€ al mese per un monolocale al Vomero e 800 per un appartamento con 3 stanze in Via Tasso. Confronta gli affitti di Napoli con quelli di altre città italiane, quali Roma, Milano e Torino
Anche il settore degli affitti dei posti auto è in forte contrazione su tutto il territorio nazionale. Napoli detiene il record dei prezzi più vantaggiosi per affittare un box o un posto auto. Infatti, rispetto alla media nazionale i prezzi del primo sono tre volte inferiori e del secondo poco più della metà
L'Italia sta vivendo un periodo di generale flessione nel mercato degli affitti. La contrazione del settore è dovuta a un consistente aumento dell'offerta, allo stesso tempo che la domanda è in continuo calo ormai dal secondo trimestre del 2008.
Ciò vale non solo per le abitazioni ma anche per quanto riguarda l'affitto dei garage, per i quali Napoli detiene il record dei prezzi più bassi.
Secondo uno studio di Tecnocasa, c'è stata una flessione media delle quotazioni del 2,2% per i box e del 3,3% per i posti auto in tutte le principali città italiane. Il capoluogo partenopeo invece registra un calo rispettivamente del 6,7& e del 4,7%.
A differenza di Roma, per esempio, trovare un parcheggio in affitto per la propria automobile a Napoli è quindi più facile e, soprattutto, costa meno. Tra i principali motivi, segnala l'Ufficio Studi di Tecnocasa, ci sarebbe la decisione di tanti acquirenti di ridurre le spese cominciando a tagliare il superfluo. Insomma, si preferisce lasciare l'auto senza un tetto piuttosto che la famiglia!
Inoltre, se prima il mercato dei posti auto poteva risultare lucroso e molti vedevano nell'acquisto di un garage un investimento agile per arrotondare a fine mese, oggi il rendimento in termini di affitto dello stesso è drasticamente calato.
Mentre Napoli, banché in calo, regge ancora nei prezzi delle case, soprattutto se nel centro storico o nei quartieri residenziali, nelle periferie e nella provincia la crisi del settore immobiliare è più accentuata. Ciò nonostante alcune agenzie immobiliari investono proprio là dove i più si ritirano
Dopo le oscillazioni e le incertezze che hanno caratterizzato l'ultimo trimestre del 2008 e il primo del 2009, negli ultimi mesi sembra essersi stabilizzato il mercato immobiliare a Napoli e provincia.
Sebbene in calo, nella capitale partenopea il mattone regge, soprattutto per quanto riguarda il centro e le zone di lusso dove i prezzi sono rimasti tutto sommato invariati. A risentire in maggior misura della crisi del settore è invece la provincia dove il calo della compravendita di case arriva fino al 10%.
Ciò nonostante, e forse proprio per questa ragione, alcuni gruppi immobiliari di rilievo puntano su una strategia di investimento che interessa in primo luogo la provincia.
Fondocasa Spa immobiliare, per esempio, fondata in Liguria nel 1988 e che oggi conta con più di 200 uffici operativi su tutto il territorio nazionale, apre il suo primo ufficio a Mugnano del Cardinale, grazioso paesino immerso nel verde a soli 20 minuti da Napoli. A settembre è prevista inoltre l'apertura di un secondo punto vendita, più vicino al capoluogo.
Ma appunto tornando a Napoli, secondo uno studio di Tecnoborsa riguardanti sei città italiane (Roma, Napoli, Torino, Milano, Genova e Palermo) si prevede un ulteriore calo nel settore immobiliare tra 2009 e 2010. Allora anche Napoli, che per il momento si era mantenuta intorno al -6,8% potrebbe raggiungere il -10% che già affligge la provincia.